Che cosa differenzia la fascia portabebè o altri portabebè ergonomici dai classici marsupi “appendibebè” che si trovano in commercio?
Un portabebè ergonomico o fisiologico è un portebebè che grazie alla sua struttura, alla sua composizione e alle sue modalità di utilizzo permette di portare il bambino rispettando la morfologia e fisiologia sua e di chi lo porta.
In pratica, un portabebè rispettoso del corpo del bambino permette di portarlo nel rispetto del suo sviluppo psicomotorio e della sua evoluzione: il bambino deve sempre essere sostenuto fin sotto l’incavo del ginocchio per permettergli di stabilizzarsi e di essere sostenuto in una posizione adeguata.
Nei primi mesi:
Il #neonato deve essere portato in posizione rannicchiata, con le ginocchia rialzate davanti a sé
La sua schiena deve essere arrotondata per rispettare la cifosi totale - fisiologica nel neonato - della colonna vertebrale
Le sue mani sono vicine al suo viso, simmetriche rispetto alla colonna vertebrale
Rispettando l’asse bacino-colonna vertebrale-testa, il bambino portato è protetto dalle scosse indotte dai movimenti del portatore, la sua testa è naturalmente appoggiata sul petto del portatore, la sua colonna vertebrale è protetta e le sue anche sono posizionate in modo da favorire il loro sviluppo corretto e correggendo, se c’era, la displasia dell’anca
A tutti questi benefici si aggiunge che questa posizione rannicchiata delle prime settimane risponde molto bene al bisogno del bambino di sentirsi raccolto, favorendo la sua serenità e di conseguenza anche il #sonno.
A partire dai 4 mesi circa:
Il bambino inizia ad essere più tonico e in genere regge bene la testa, il suo bacino inizia ad aprirsi e la muscolatura della schiena si sviluppa: il bambino acquisisce velocemente nuove competenze motrici e verrà quindi portato in maniera diversa rispetto ai primi mesi
Il bambino viene portato in una posizione “a rana”, formando con le sue gambe una M
In base al suo sviluppo, la schiena del bambino sarà più o meno dritta all’interno del portabebè. Si tratta di una evoluzione normale, segno di maturità muscolare
Quando il bambino è sveglio, lo si lascerà libero di stare con la schiena dritta, liberando in base alla sua età anche le sue spalle ed evitando di rialzare troppo le ginocchia
Quando il bambino dorme e rilascia la muscolatura, qualunque sia la sua età, bisognerà invece ritrovare la posizione a rana, con le ginocchia rialzate in modo da proteggere la schiena.
I VANTAGGI DELLA POSIZIONE FISIOLOGICA:
Nei primi mesi, il bambino ritrova la serenità del ventre materno, questo favorisce il suo benessere e quindi il suo sviluppo emotivo
In posizione seduta, con le ginocchia rialzate al di sopra delle sue anche e la schiena arrotondata, la colonna vertebrale del bambino e le sue anche si sviluppano meglio
La sua innata capacità di aggrapparsi è sollecitata, sviluppando il suo senso dell’equilibrio e aumentando il comfort per chi lo porta
Il rispetto della fisiologia del bambino portato e la qualità del contatto con il portatore sollecitano i suoi sensi: tatto, vista, olfatto, udito e senso dell’equilibrio, favorendo la propriocezione, una sensibilità profonda all’origine della coscienza di sé
Utilizzare un portabebè rispettoso dei corpi permette di portare spesso, per momenti brevi o prolungati e per molti mesi. Integrare il portare nella costruzione del legame genitore-bambino (il #bonding) favorisce l’apprendimento dell’autonomia del bambino:
Insegnandogli ad esistere nella coscienza degli altri senza essere esclusivamente al centro dell’attenzione
Partecipando al quotidiano degli adulti senza sentirsi abbandonato
Permettendo al portatore di rispondere efficacemente ai bisogni di contatto del bambino, pur ritrovando allo stesso tempo la libertà di movimento necessaria per dedicarsi ai suoi compiti, sentendosi quindi più competente
La posizione fisiologica rannicchiata dei primi mesi allevia le #coliche del neonato e, con alcuni accorgimenti, limita i fenomeni di #reflusso.
Qui un paio di immagini che illustrano la posizione fisiologica del bambino portato fino all’anno di età (Fonte immagini: http://www.babydoousa.com/babywearing-in-the-first-year/):
Se vuoi imparare ad usare un portabebè ergonomico (fascia lunga rigida, fascia elastica, bei dai, fascia ad anelli, portabebè strutturati) puoi chiedere una consulenza a Pisa oppure partecipare ad un corso nella tua zona.
Non mi conosci?
Mi sono formata come doula presso l’Associazione Eco Mondo Doula nel 2008, ottenendo poi la certificazione di professional post-partum support con Joy in Birthing & Bumi Sehat nel 2015 e quella di Newborn Mothers Postpartum Professional con Newborn Mothers Australia nel 2018. Dal 2013 sono socia dell'associazione Mammadoula.
Sono anche peer counselor in allattamento, avendo seguito il corso base secondo il modello OMS UNICEF nel 2016. Ho seguito poi anche il corso avanzato nel 2017, il corso sull'allattamento dei gemelli a inizio 2021, e infine un ulteriore corso di approfondimento di 35 ore sulle difficoltà in allattamento nel 2022.
Altri corsi che fanno di me la professionista che sono oggi includono: “Promozione della salute, dell’allattamento e della genitorialità responsiva nei primi 1000 giorni con un approccio transculturale” (Istituto Superiore di Sanità), “Home Visiting - Supportare le famiglie per il benessere dei bambini da 0 a 3 anni”, formazione consulente Babywearing, Becoming Us professional workshop, Primo soccorso pediatrico, Workshop babysigns Italia.
La doula è unə professionista operante nel settore del sostegno alla genitorialità e offre il suo sostegno emotivo, pratico e informativo alle donne e coppie durante la gravidanza e il post-parto. Non si sostituisce all'ostetrica e non possiede alcuna formazione medica.
Nella mia pratica come doula e peer counselor in allattamento mi avvalgo della collaborazione con la consulente IBCLC Micaela Notarangelo o di altre consulenti professionali in allattamento presenti sul territorio ogni volta che lo ritengo necessario per la buona prosecuzione dell'allattamento delle mie clienti.
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