Al di là dell’importanza per la salute del bambino (immunità, nutrimento su misura, alimento sempre pronto alla temperatura giusta, contatto, ecc.) e della mamma (recupero più veloce dopo il parto, diminuzione del rischio di tumore al seno, ecc.), riuscire ad allattare - se desideri allattare - è importante per la tua autostima, come mamma e come donna.
Molte donne provano un grande dolore quando non riescono ad allattare il proprio bambino con il proprio latte, e se è vero che il latte artificiale è un salvavita molto rassicurante da avere a disposizione, non bisogna mai sottovalutare le conseguenze di un allattamento interrotto sulla salute emotiva e mentale della mamma.
Ogni mamma dovrebbe essere messa nelle condizioni di riuscire ad avviare al meglio l'allattamento fin dalle prime ore e dai primissimi giorni di vita del suo bambino, senza indugiare. E questo dipende moltissimo dalla disponibilità dei parenti, degli amici, degli operatori e della società in generale a sostenere a 360 gradi la mamma che desidera allattare o che sta allattando il suo bambino.
In questo post, ti avevo indicato cosa puoi fare tu stessa per assicurarti di avere tutte le informazioni per avviare al meglio l'allattamento, ma riuscire ad allattare non dipende solo da te.
Ecco perché voglio qui indicare a te e alle persone che ti stanno vicine 12 cose che potrebbero fare la differenza fra non riuscire ad allattare e riuscirci, e riguardano proprio ciò che gli altri devono o possono impegnarsi a fare per aiutarti a raggiungere questo obiettivo.
Se sei un (futuro) #papà:
Partecipa insieme alla tua compagna ad un buon corso di preparazione all’allattamento. Di solito, un minimo di preparazione è prevista all'interno dei corsi preparto, ma non è sufficiente, ed è bene cercare un corso specifico sull'argomento e soprattutto che sia improntato alle prime ore e ai primissimi giorni, quelli decisivi, in cui ciò che accadrà o non accadrà influirà, a volte definitivamente, sull'allattamento. Infatti, è spesso in quelle ore e in quei giorni sconvolgenti che l'allattamento si interrompe, quasi prima di essere iniziato. Nel libro "Latte di mamma... Tutte tranne me" di Giorgia Cozza troverai molte testimonianze di donne e del loro dolore emotivo per la fine troppo precoce del loro allattamento.
Quando il bambino sarà già nato, chiama tu stesso la consulente IBCLC di zona per fissare un appuntamento per il vostro rientro a casa dall'ospedale. Se ci sono complicazioni e non tornate a casa il giorno previsto, chiedile di venire in ospedale a farvi la visita che vi avrebbe fatto a casa. Questo è un passo fondamentale per garantirvi che avrete fatto tutto il possibile per un buon avvio dell'allattamento. Permetterà poi di avere meno rimpianti se comunque le cose non vanno come previsto.
Per le prime settimane a casa, pensa tu stesso alle facende di casa, alla spesa e a tutto il resto. Se hai fatto un Post-Partum Plan insieme alla tua compagna durante gli incontri in gravidanza con la doula sarete già ben organizzati per questa parte del post-parto.
Non sminuire mai l'importanza dell'allattamento al seno se è questo che vuole la tua compagna e non proporre come soluzione il latte artificiale se non è lei a volerlo. In ogni caso queste sono cose che saprai già se avrete partecipato insieme ad un corso di preparazione al buon avvio dell'allattamento.
Se siete in difficoltà per gestire tutte le cose che non riguardano l'allattamento, chiedi aiuto al #villaggio di sostegno che avrete costruito insieme compilando il vostro Post-Partum Plan.
Se sei una (futura) #nonna:
Partecipa insieme alla (futura) mamma agli incontri mensili della Leche League. Le informazioni sull'allattamento sono cambiate molto negli ultimi anni, da quando abbiamo iniziato a capire veramente come funziona e quali sono le cose da fare o da evitare per non ostacolare il suo buon avvio, e incontrare alcune mamme che stanno allattando e chiedono consigli alla consulente volontaria della Leche League è un ottimo modo per capire bene come affrontare le difficoltà senza ricorrere subito al latte artificiale.
Accetta i consigli forniti dalla consulente IBCLC alla neomamma al suo rientro a casa e incoraggia quest'ultima ascoltando le sue difficoltà senza cercare o proporre altre soluzioni.
Se puoi, occupati di una parte delle faccende di casa e di tutte le cose che distolgono la neomamma dal suo compito di avviare l'allattamento.
Se sei una #doula:
Segui un corso base secondo il modello OMS - Unicef. Io l'ho fatto con la consulente IBCLC Tiziana Catanzani. Se puoi, fallo con lei, te lo consiglio vivamente.
Per tutto il resto, sai già molto bene cosa devi fare - ascoltare, sostenere, aiutare la neomamma e la sua famiglia a seguire i consigli della consuelnte IBCLC e soprattutto aiutare a mantenere alti i livelli di ossitocina della mamma - quindi non aggiungo altro qui.
Per tutti:
Nelle prime settimane dopo il parto, la neomamma ha bisogno di essere accudita e nutrita in modo da poter accudire e nutrire a sua volta il suo piccolino, quindi è fondamentale che la mamma abbia sempre a disposizione piatti sani e nutrienti cucinati per lei, qualcuno che si occupi dei panni, qualcuno che faccia le pulizie, qualcuno che la accompagni dal pediatra, che passi in farmacia, faccia la spesa, butti la spazzatura e che si occupi di rimandare le visite degli amici e parenti a quando l'allattamento sarà avviato.
Se non hai avuto bambini, astieniti dal giudicare o dare consigli. Stessa cosa se li hai avuti: mamma e bambino hanno bisogno di tempo per imparare a conoscersi, e questo è un tempo molto prezioso. Presto diventeranno più bravi e meno insicuri, ma l'insicurezza non si cura con le soluzioni già pronte, bensì con la fiducia e il sostegno incondizionato.
Per quanto riguarda la società e in particolare le istituzioni, loro dovrebbero sapere bene cosa devono fare per favorire il buon avvio dell'allattamento, ma la verità è che molto spesso le buone pratiche arrivano solo dopo anni di lotte per cambiare i vecchi protocolli e le vecchie abitudini, quindi se sei una mamma in attesa, meglio farti trovare preparata...
Se vuoi sapere che cosa può favorire e che cosa invece può ostacolare il buon avvio dell'allattamento al seno, possiamo parlarne durante i nostri incontri prima del parto.
Non mi conosci?
Mi sono formata come doula presso l’Associazione Eco Mondo Doula nel 2008, ottenendo poi la certificazione di professional post-partum support con Joy in Birthing & Bumi Sehat nel 2015 e quella di Newborn Mothers Postpartum Professional con Newborn Mothers Australia nel 2018. Dal 2013 sono socia dell'associazione Mammadoula.
Sono anche peer counselor in allattamento, avendo seguito il corso base secondo il modello OMS UNICEF nel 2016. Ho seguito poi anche il corso avanzato nel 2017, il corso sull'allattamento dei gemelli a inizio 2021, e infine un ulteriore corso di approfondimento di 35 ore sulle difficoltà in allattamento nel 2022.
Altri corsi che fanno di me la professionista che sono oggi includono: “Promozione della salute, dell’allattamento e della genitorialità responsiva nei primi 1000 giorni con un approccio transculturale” (Istituto Superiore di Sanità), “Home Visiting - Supportare le famiglie per il benessere dei bambini da 0 a 3 anni”, formazione consulente Babywearing, Becoming Us professional workshop, Primo soccorso pediatrico, Workshop babysigns Italia.
La doula è unə professionista operante nel settore del sostegno alla genitorialità e offre il suo sostegno emotivo, pratico e informativo alle donne e coppie durante la gravidanza e il post-parto. Non si sostituisce all'ostetrica e non possiede alcuna formazione medica.
Nella mia pratica come doula e peer counselor in allattamento mi avvalgo della collaborazione con la consulente IBCLC Micaela Notarangelo o di altre consulenti professionali in allattamento presenti sul territorio ogni volta che lo ritengo necessario per la buona prosecuzione dell'allattamento delle mie clienti.
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